Mark David Chapman, truce assassino di John Lennon |
così da regalargli una buonanotte e tranquillizzarlo per il giorno dopo, ma verso le 23:30 di notte del fuso orario di New York, ecco apparire una figura losca davanti al loro appartamento, un ragazzino grasso, sui 25 anni, descrive Ono, occhiali e voce come se lo avessero castrato. Era quello sporco maiale di Mark David Chapman, a mio parere un dei più disgustosi assassini mai messi in circolazione. Non si è mai capito perché abbia fatto tutto questo, certi dicono che la causa fosse la paura di vederlo invecchiare, altri perché non superava e non riusciva a superare l'idea che lui stesse invecchiando, ma dopo quello, prese in mano una pistola calibro 38, era lì, e senza manco pensarci premette quel piccolo, inoffensivo biglietto. Tre colpi, uno sulla spalla sinistra e due sul cuore vennero tirati contro l'uomo che fece la musica di quel tempo, e che ancora oggi, 23 novembre 2014 rimane la musica base che formò tutte le altre, lui non era solo un uomo, non era solo un cantante, era un genio, qualcuno a cui tutti darebbero la vita, dietro ogni sua canzone, dietro ogni suo pensiero, giaceva una legge che in pochi riuscivano pienamente a capire, aveva trasformato il mondo, lui sognava un globo senza frontiere, senza confini artificiali, lui sognava una rivoluzione, per noi, per il futuro, perché il futuro è qui, noi lo stiamo vivendo, siamo noi il futuro. Io personalmente ho seguito e seguo ancora.e seguirò per sempre lui, l'uomo che ha fatto tutto per noi, ma adesso non tocca a lui, tocca a noi cambiare noi stessi, cambiare i nostri pensieri, cambiare il mondo, il mondo è qui. Qui, nel mondo che per lui sarebbe cambiato, e se non fosse stato per quel Chapman, il suo pensiero sarebbe divenuto realtà, tutti sognano la pace, tutti la desideriamo, lui la fa diventare realtà.
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