domenica 23 novembre 2014

1980:Muore un uomo, muore un era.

Mark David Chapman, truce assassino di John Lennon
Era una qualsiasi sera di quel maledetto dicembre, Jonh e Yoko erano andati tranquillamente a fare una piccola passeggiata lungo il vicinato di casa loro, ma arrivati a due isolati più avanti, a John viene un idea che Yoko avrebbe tranquillamente ignorato. John amava dare la buonanotte al proprio figlio di quattro anni Sean, era solito infatti che in casa Lennon un padre dovesse mostrare tutto il proprio amore verso il figlio la notte prima,

così da regalargli una buonanotte e tranquillizzarlo per il giorno dopo, ma verso le 23:30 di notte del fuso orario di New York, ecco apparire una figura losca davanti al loro appartamento, un ragazzino grasso, sui 25 anni, descrive Ono, occhiali e voce come se lo avessero castrato. Era quello sporco maiale di Mark David Chapman, a mio parere un dei più disgustosi assassini mai messi in circolazione. Non si è mai capito perché abbia fatto tutto questo, certi dicono che la causa fosse la paura di vederlo invecchiare, altri perché non superava e non riusciva a superare l'idea che lui stesse invecchiando,  ma dopo quello, prese in mano una pistola calibro 38, era lì, e senza manco pensarci premette quel piccolo, inoffensivo biglietto. Tre colpi, uno sulla spalla sinistra e due sul cuore vennero tirati contro l'uomo che fece la musica di quel tempo, e che ancora oggi, 23 novembre 2014 rimane la musica base che formò tutte le altre, lui non era solo un uomo, non era solo un cantante, era un genio, qualcuno a cui tutti darebbero la vita, dietro ogni sua canzone, dietro ogni suo pensiero, giaceva una legge che in pochi riuscivano pienamente a capire, aveva trasformato il mondo, lui sognava un globo senza frontiere, senza confini artificiali, lui sognava una rivoluzione, per noi, per il futuro, perché il futuro è qui, noi lo stiamo vivendo, siamo noi il futuro. Io personalmente ho seguito e seguo ancora.e seguirò per sempre lui, l'uomo che ha fatto tutto per noi, ma adesso non tocca a lui, tocca a noi cambiare noi stessi, cambiare i nostri pensieri, cambiare il mondo, il mondo è qui. Qui, nel mondo che per lui sarebbe cambiato, e se non fosse stato per quel Chapman, il suo pensiero sarebbe divenuto realtà, tutti  sognano la pace, tutti la desideriamo, lui la fa diventare realtà.

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